Risposta immunitaria al Papillomavirus Umano
Risposta immunitaria ad HPV nella infezione primaria;
L'infezione da papillomavirus umano della cervice è relativamente comune nelle donne giovani sessualmente attive. La maggior parte delle infezioni è transitoria e non clinicamente evidente, dato che il 70-90% delle infezioni si risolve entro 12-30 mesi. Questo suggerisce che l'immunità dell'ospite è generalmente in grado di far fronte alla infezione di HPV. Il fatto che HPV rimane localizzato alla cervice ad alla vagina evidenzia ulteriormente che le risposte immunitarie locali siano sufficienti nel controllare e risolvere la infezione da HPV. Sia l'immunità cellulo-mediata sia l'immunità umorale (risposta anticorpale) sono state implicate nella predisposizione, persistenza e risoluzione della infezione genitale da HPV.
La infezione di HPV, sebbene generi una risposta anticorpale, costituisce un bersaglio sfuggevole per il sistema immunitario e solitamente le risposte immunitarie sono deboli. Numerosi meccanismi sono coinvolti e contribuiscono alla evasione immunitaria.
1) HPV non è citopatico, ossia i virus non determinano lisi cellulare come ad esempio gli herpesvirus; causano proliferazione cellulare piuttosto che distruzione cellulare e come tali non inducono una risposta infiammatoria.
2) Il fatto che HPV infetti solo le cellule epiteliali riduce le capacità del sistema immunitario. I virioni completi di HPV si trovano solo nelle cellule squamose completamente differenziate, a livello degli strati più esterni dell'epitelio genitale, separati da vari strati di epitelio mucoso dai centri germinativi linfocitari presenti nella sottomucosa ed implicati nel generare la riposta immunitaria.
3) HPV impedisce il riconoscimento da parte del sistema immunitario innato mediante il blocco della produzione di interferoni per garantire la sua replicazione. Questo è ottenuto mediante la produzione di due proteine precoci E6 ed E7, che si legano ed inattivano gli intermediari nella cascata degli interferoni.
Le conoscenze sulla risposta immunitaria ad HPV sono importanti per la produzioni di vaccini adeguati contro i virus. Un vaccino ideale per HPV dovrebbe indurre una immunità sia anticorpale sia cellulare. Studi hanno mostrato che la maggior proteina capsidica L1 è essenziale a questo riguardo. In modelli canini e di coniglio con infezione da HPV la immunizzazione con particelle "virus-like" (virus like particles, VLP) di papillomavirus L1 induce anticorpi neutralizzanti e protegge totalmente gli animali immunizzati dal contatto con il virus. Ci sono stati due trials clinici di buon esito che utilizzavano vaccini preparati con le VLP; i risultati verranno discussi nel paragrafo seguente.
Strategies for the prevention of cervical cancer by human papillomavirus vaccination by A-L Williamson Williamson . J.-A Passmore and E.P.Rybicki in Best Practice and Research in Clinical Obstetrics and Gynaecology2005 vol 19 , no4, pp 531 - 544 Also available on line at http://www.sciencedirect.com).