Citologia Cervicale
Associazione tra papillomavirus umani e cancro cervicale

Associazione tra papillomavirus umani e cancro cervicale

Metodi di rilevamento del Papillomavirus umano
Associazione dei papillomavirus con il cancro cervicale
Risposta immunitaria al Papillomavirus Umano
Trials clinici dei vaccini per la prevenzione di HPV

 

Metodi di rilevamento del Papillomavirus umano

Nel corso degli anni sono stati sviluppati numerosi metodi per il rilevamento del papillomavirus umano. I metodi variano nella sensibilità e nella capacità di identificare i singoli tipi di papillomavirus umani. Pertanto alcuni sono appropriati nella pratica clinica di routine (ad es. colonscopia, citologia), mentre altri (metodi imunocito, -istochimici, ibridazione con DNA) svolgono un ruolo importante nello screening e nella ricerca.

I metodi ed i loro impieghi verranno qui di seguito descritti

    Metodi di rilevamento della infezione di papillomavirus umano infection

    1. Esame della cute e di altri tessuti ad occhio nudo
    2. Immagini ingrandite della cute o delle membrane mucose del tratto genitale mediante colposcopio
    3. Studi morfologici di sezioni istologiche o di strisci cervicali
    4. Colorazioni immunocitochimiche di campioni istologici o citologici
    5. Microscopia elettronica delle lesioni verrucose
    6. Ibridazione con DNA mediante PCR o Hybrid Capture

Tipicamente HPV produce lesioni verrucose benigne dell'epitelio squamoso, che possono essere riconosciute macroscopicamente ad occhio nudo. Le sedi più comuni per queste lesioni esofitiche sono la cute (di solito la mano) ed i genitali esterni. Queste lesioni sono estremamente infettive ma autolimitantesi e di solito regrediscono spontaneamente.

La colposcopia consente di rilevare infezioni subcliniche normalmente non visibili ad occhio nudo. Dopo applicazione di acido acetico, la cervice assume un aspetto lucido e biancastro, a profilo irregolare e si possono osservare lesioni satelliti. A meno che le modificazioni condilomatose non siano presenti, può essere difficile distinguere questo quadro da una lesione CIN.

I preparati istologici sono caratterizzati dalla presenza di coilocitosi, cheratinizzazione di cellule singole, paracheratosi, acantosi e multinucleazione.

Queste modificazioni si riflettono anche nei preparati citologici. Comunque né la colposcopia, né l'istologia, né la citologia, né le colorazioni immunologiche consentono la tipizzazione di HPV o il rilevamento dell'integrazione virale e non individuano una infezione latente.

La microscopia elettronica può essere utilizzata per dimostrare la presenza di particelle di papillomavirus nell'asportazione di verruche esofitiche, ma questo metodo viene raramente impiegato dato che le particelle virali complete sono scarse. Un metodo di colture virali adeguato non è stato sviluppato.

L'analisi del DNA è divenuta la metodica di scelta a causa delle limitazioni degli altri metodi diagnostici. Il test più adeguato per HPV si basa sul rilevamento del DNA virale. Dato che tutti i tipi di HPV sono strettamente imparentati, possono essere progettate analisi mirate sulle regioni conservate del genoma per discriminare fra i diversi tipi di HPV. La tecnologia Hybrid Capture fornisce un profilo virale di un gruppo di diversi tipi di HPV, che possono essere ulteriormente identificati mediante reazione a catena della polimerasi (PCR). Hybrid Capture 2 (Digene Diagnostics, Gaithersburg, MD, USA) è stato recentemente approvato dalla Food and Drug Agency (FDA) americana come aggiunta allo screening citologico delle donne di età superiore ai 30 anni. E' generalmente accettato che sia la PCR sia HC2 rilevano affidabilmente nei campioni clinici gli HPV ad alto rischio e gli altri tipi di HPV.

 (For further  reading see  Denny LA and Wright TC in  Best Practice and Research in Clinical Obstetrics and  Gynaecology2005  vol 19,no4,pp501-505 Also available on line at http://www.sciencedirect.com ).

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